Il Crocifisso di San Felice

Il Crocifisso di San Felice è un dipinto su tavola di grandi dimensioni (343x432 cm) realizzato con tempera e oro. L'opera è attribuita alla scuola di Giotto ed è databile attorno al 1330 circa. Attualmente si trova nella chiesa di San Felice in Piazza a Firenze. Sebbene in passato fosse stata attribuita direttamente a Giotto da critici come Bode, Suida, Venturi e altri, oggi questa ipotesi è quasi unanimemente respinta, complice anche il cattivo stato di conservazione del dipinto, in particolare del volto di Cristo, che è stato rifatto. Dal punto di vista stilistico, il crocifisso si distingue per una certa dolcezza nella rappresentazione del corpo di Cristo, che ricorda la Croce di Padova. Questa delicatezza nel modellato influenzò la scuola locale più di quanto non fece la Ognissanti, che invece è oggi considerata per lo più autografa di Giotto.
Alle estremità dei bracci della croce, a mezza figura, sono raffigurati Maria e Giovanni, i dolenti. Sulla parte superiore (cimasa) si trova un pellicano, simbolo del sacrificio di Cristo per l'umanità, mentre nella parte inferiore della croce, oggi mancante, si presume ci fosse una rappresentazione simbolica del Golgota.
Le forme semplificate di questa croce, soprattutto nei pannelli accessori, la distinguono da altre croci più elaborate, come quella di Rimini o di Padova. Alcuni studiosi hanno ipotizzato una datazione anteriore a quelle opere, forse agli inizi del Trecento, vicina alla Croce di Santa Maria Novella. Tuttavia, questa ipotesi non è stata ampiamente accolta dalla critica più recente.

Bibliografia
- Luciano Bellosi, Giotto e la sua bottega, Einaudi, Torino, 1985.
- Enrica Neri Lusanna, La pittura fiorentina del Trecento, Laterza, Roma-Bari, 1994.
- Miklós Boskovits, Giotto: catalogo completo dei dipinti, Mondadori Electa, Milano, 2000.

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