La poetessa fanciulla.

Un gioiello nel chiostro di Santa Croce fonde arte e poesia in marmo. Nella loggia superiore, il monumento funebre creato dalla scultrice Félicie de Fauveau onora la giovane defunta Louise de Favreau, la cui tomba fu inizialmente collocata nella Cappella dei Medici dai suoi genitori.

Il monumento funebre dedicato alla giovanissima poetessa Louise de Fauveau, situato nel chiostro superiore della Basilica di Santa Croce a Firenze. Questa tomba è un'opera raffinata realizzata dalla scultrice francese Félicie de Fauveau e da suo fratello Hippolyte, che collaborò con lei a partire dal 1847. L'opera è caratterizzata da un complesso gotico finemente scolpito, con decorazioni che comprendono colonne intrecciate, archi appuntiti e dettagli floreali. L'ultimo restauro dell'opera ha riportato alla luce i dettagli originari del marmo.
La confusione legata a questa tomba è spesso dovuta all'assonanza tra il nome della scultrice, Félicie de Fauveau, e quello della defunta, Louise de Fauveau, che però non avevano alcuna parentela o legami geografici comuni. La datazione esatta del monumento è riportata sulla tomba stessa, mentre una datazione alternativa è stata proposta a causa del lungo periodo in cui il monumento è stato smontato e invisibile.
Sulla lapide del sarcofago sono scolpiti in rilievo caratteri gotici che recitano: "Louise de Favreau Nata a Guadalupa nel 1833, aveva diciassette anni", in lingua francese, a testimonianza delle origini e della giovane età della defunta.

La scultura raffigura una figura femminile in atto di sollevare un ampio panneggio che si muove delicatamente, quasi come sospinto dal vento. Questa posa, che esprime leggerezza e grazia, simbolizza l'ascensione dell'anima. Il panneggio, scolpito con incredibile maestria, crea un effetto di movimento che richiama la fluidità di un tessuto leggero, contrastando con la rigidità del marmo.
Il volto della figura è rivolto verso l'alto, con uno sguardo contemplativo, probabilmente a simboleggiare la ricerca di una dimensione spirituale o ultraterrena. La posizione delle braccia e delle mani suggerisce un gesto di apertura o accoglienza, che potrebbe rappresentare la giovane poetessa mentre affronta il passaggio dalla vita alla morte, accolta in una dimensione divina o eterna.

"Lo stile del monumento funebre che ammiriamo è il chiaro frutto di un'ispirazione medievale e gotica, rielaborata con il fervore romantico tipico dei tempi nostri. La nobile scultrice Félicie de Fauveau, con mano sapiente, ha tratto dalle ombre dei secoli passati gli elementi architettonici gotici più puri: guglie svettanti, colonnine a tortiglione e finissimi archi a sesto acuto. Tutto ciò si dispiega armoniosamente attorno alla figura della giovane defunta, la cui pose sembra evocare un ascetico trapasso verso l'eternità.
Il panneggio che avvolge il corpo della figura centrale, ricco di dettagli e scolpito con tale grazia da sembrare leggero come un velo, parla di un'arte rinascimentale fiorente, ma infusa di spirito gotico. Questa fusione di epoche e stili trasmette un senso di delicatezza e maestosità. Così, la scultrice ha impresso nel marmo il dualismo tra il corpo terreno e lo spirito immortale, restituendo alla giovane defunta non solo il ritratto di una bellezza terrena, ma anche l’idea di un'anima che ascende. Tutto l'insieme richiama l’opera di un fine orafo, in cui ogni linea e intaglio è cesellato con la cura e l’amore che solo un artista devoto al suo ideale può manifestare. Questo stile, un trionfo della fusione tra il gotico e il neorinascimentale, parla al cuore come alla mente, trasportando l'osservatore in un mondo di sublimi passioni e malinconici ricordi." Tratto da Rossi, Guglielmo, Romanticismo e arte funeraria a Firenze, Firenze, 1883.

Bibliografia  
- Giusti, A., Santa Croce: Arte e Storia di una Basilica Fiorentina, Firenze, Mandragora, 2019.  
- Darragon, E., Félicie de Fauveau: Tra Romanticismo e Gotico, Parigi, Hazan, 2014.  
- Meloni, P., Scultura Romantica in Italia: Da Canova a De Fauveau, Roma, De Luca Editori, 2017.

Altri articoli
Il potere della Chimera
Il potere della Chimera

Un capolavoro etrusco nel cuore di Firenze.

I bronzi di San Casciano dei Bagni
I bronzi di San Casciano dei Bagni

Un tesoro archeologico senza precedenti, il ritrovamento delle statue di bronzo

Due Visioni Diverse
Due Visioni Diverse

Donatello enfatizza la sofferenza umana mentre quello di Brunelleschi è un tipico esempio rinascimentale.

San Giorgio di Donatello
San Giorgio di Donatello

La statua di San Giorgio, patrono dell'Arte dei Corazzai e Spadai, rappresenta forza e vitalità.