I "vizietti" di alcuni grandi personaggi.
nei registri fiorentini si possono trovare molte notizie
Il ritratto di Dante Alighieri proposto da Giovanni Boccaccio, come descritto nel "Trattatello" in "laude" del poeta, offre un punto di vista interessante e non convenzionale sulla figura del sommo poeta. Boccaccio sembra mettere in luce la presenza di una vita sessuale intensa e peccaminosa di Dante, riconoscendo al contempo la sua grandezza poetica e culturale. Questa visione del poeta come un individuo complesso e umano, piuttosto che come un'icona intoccabile, può aprire nuovi spunti di riflessione sulla sua opera e sulla sua personalità.
La citazione di Paolo Sieni enfatizza l'idea che la conoscenza delle passioni umane e dei peccati terreni potrebbe aver contribuito alla capacità di Dante di trasmettere emozioni profonde attraverso la sua poesia. Questa prospettiva suggerisce che il poeta fosse un individuo in costante conflitto tra le norme morali della sua epoca e il desiderio di esplorare e comprendere la complessità umana.
È importante notare che queste visioni e interpretazioni possono variare e sono oggetto di dibattito tra gli studiosi, poiché la vita di Dante Alighieri rimane in gran parte avvolta nel mistero, e la sua opera può essere interpretata in molteplici modi. Tuttavia, queste considerazioni offrono una prospettiva intrigante e meno tradizionale sulla figura di Dante.
Nel Rinascimento italiano, emerge un episodio nella vita di Leonardo da Vinci che ha suscitato interesse e dibattito tra gli storici. Nella primavera del 1475, una denuncia anonima comparve nel cosiddetto "tamburo," un contenitore usato per presentare segnalazioni. Questa accusa coinvolgeva Leonardo, all'epoca un giovane apprendista nell'officina di Andrea Verrocchio, e altri individui, accusati di aver avuto rapporti omosessuali con un certo Jacopo Saltarelli, noto prostituto dell'epoca. Saltarelli era anche un apprendista orafo ed è stato suggerito che potrebbe essere stato un modello per Leonardo. L'osteria del Buco, situata in un vicolo omonimo di Firenze, era nota come un luogo frequentato da pederasti.
Questo procedimento legale, che coinvolgeva Leonardo e gli altri accusati, destò l'attenzione dell'opinione pubblica fiorentina, date le notevoli abilità di Leonardo e la sua crescente fama come artista. Le indagini non condussero a prove concrete e il procedimento fu sospeso a causa della mancanza di elementi incriminanti.
Tuttavia, l'assenza di prove non equivale all'assoluzione, e i presunti colpevoli rimasero sotto sorveglianza.
Un mese dopo, una nuova denuncia anonima venne presentata contro Leonardo, nuovamente accusato di sodomia, e ancora una volta coinvolgeva Jacopo Saltarelli. Questa volta, gli Ufficiali di Notte chiusero il caso senza ulteriori azioni legali, suggerendo che potrebbero essere state influenzate da amicizie potenti di Leonardo.
Questa esperienza sembrò influenzare profondamente Leonardo da Vinci. Da quel momento in poi, mantenne la sua vita privata il più segreta possibile. È importante sottolineare che la vita sessuale di Leonardo rimane avvolta nel mistero, e le affermazioni sulla sua presunta omosessualità rimangono oggetto di speculazione e dibattito tra gli storici. Tuttavia, la sua eredità principale consiste nelle sue straordinarie realizzazioni artistiche e scientifiche, che hanno lasciato un'impronta indelebile nella storia.
Nel tardo Rinascimento, nel 1490, Sandro Botticelli, anch'egli un giovane artista che aveva trascorso parte della sua formazione nella bottega di Andrea Verrocchio, fu coinvolto in un caso simile a quello di Leonardo da Vinci. Un'accusa anonima, affermante che Botticelli aveva agito "contra ordinamenta," venne presentata, ma alla fine non portò a conseguenze legali.
Tuttavia, nei primi anni del Cinquecento, Botticelli fu nuovamente coinvolto in un'ulteriore denuncia, questa volta più esplicita, che lo accusava di sodomia con l'enigmatica affermazione: "Sandro di Botticello si tiene a un garzone." Questa denuncia sembrò aprire la strada a un possibile processo contro l'artista. Tuttavia, le accuse definitive non furono mai formulate. In parte, la fortuna dei potenziali imputati e dei sodomiti potrebbe essere stata influenzata dal fatto che gli "Ufficiali della Notte" furono definitivamente sciolti in quel periodo.
Questa vicenda mette in luce le sfumature e le complessità delle questioni legali e sociali dell'epoca, inclusi i reati sessuali e le accuse anonime. La mancanza di prove concrete e l'assenza di ulteriori azioni legali in queste vicende rendono difficile trarre conclusioni definitive sulla vita personale di Sandro Botticelli. La sua principale eredità rimane il suo straordinario contributo all'arte rinascimentale.
Bibliografia
Stefano Sieni, La sporca Storia di Firenze, Firenze, Le lettere, 2009
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