Robert Rive (Breslavia, 27 marzo 1817 – Torre del Greco, 30 marzo 1868) è stato un fotografo francese nato in Prussia. Conosciuto in Italia come Roberto, Rive fu attivo a Napoli dal 1850. Il suo atelier napoletano vendeva vari album fotografici, oggi conservati negli archivi storici della Fondazione Fotografia Modena. Tra questi, l'album intitolato Photographies d'Italie par R. Rive, Naples contiene 47 foto all'albumina di località italiane come Genova, Torino, Milano, Venezia, Taormina e Palermo.
Rive fotografò anche Napoli, la Costiera Amalfitana e Sorrentina, Capri, Pompei e Roma. Realizzò scorci e vedute monumentali anche a Firenze, Pisa, sul Lago di Como, Siena, Posillipo, Ischia e Messina. La sua residenza era a Napoli, dove ebbe uno studio a Palazzo Serracapriola e a Palazzo Lieti. Scattò numerose fotografie degli scavi di Pompei, antiche sculture romane e dei primi calchi delle vittime dell'eruzione del Vesuvio del '79.
Nel 1867 partecipò all'Esposizione universale di Parigi e fu uno dei primi fotografi a produrre vedute stereografiche, molto apprezzate come souvenir. Charles-Henri Favrod ha scritto su di lui:
«Dieci anni più tardi [nel 1862], a Napoli, Giorgio Sommer e Robert Rive cominciano il censimento sistematico dei monumenti e della vita quotidiana raccogliendo un insieme fantastico di informazioni sulla Campania e sulla Sicilia. È allora che si moltiplicano le immagini del Vesuvio e dell'Etna.»
Il suo stabilimento fotografico napoletano produceva foto in vari formati, inclusi grande, medio (mezzana), cabinet, stereoscopico e carte de visite. Uscirono anche eleganti album cartonati, con raccolte di sue foto come Souvenirs de Pompei con 39 foto, Napoli con 8 foto del panorama della Riviera di Chiaia, Pompei con 80 foto e Naples con 30 foto formato carte de visite. La ditta che portava il suo nome continuò a produrre anche dopo la sua morte.
Ivan Dmitri, fotografo e incisore americano del XX secolo, celebre per la sua arte e le innovazioni nella fotografia a colori.
Il Museo Horne a Firenze, fondato da Herbert Percy Horne, espone tesori rinascimentali in un palazzo del quattrocento.
Insieme a marito, condivise e lottò per l'unificazione italiana, partecipando attivamente al Partito d'Azione e sostenendo il genarale Garibaldi.
Uomo di chiesa e fotografo, ha immortalato con passione Firenze e i suoi tanti viaggi, lasciando un patrimonio storico visivo unico.