L'ex Chiesa del Tau

La Chiesa del Tau e Sant'Antonio Abate: Storia e Cultura di Pistoia

La Chiesa del Tau e il Convento di Sant'Antonio Abate, noti oggi come parte del Museo Marino Marini, rappresentano un importante esempio di architettura e storia religiosa a Pistoia. Fondato nella metà del Trecento per iniziativa di Fra Giovanni Guidotti, il complesso si trova nel territorio parrocchiale di San Giovanni Fuorcivitas ed è strettamente legato alla devozione verso Sant'Antonio Abate, il santo patrono degli animali e delle attività rurali.

Libro-dOre-di-Catherine-de-Cleves-1440-circa-The-Morgan-Library-MuseumSant'Antonio Abate è spesso raffigurato come un anziano dalla lunga barba bianca, accompagnato dal suo caratteristico bastone a forma di "T" (Tau) e da un maialino ai suoi piedi. Questa associazione deriva dall'uso del grasso di maiale per curare varie malattie, una pratica per cui i frati antoniani erano rinomati. Il simbolo del maiale divenne così emblematico dell'ordine, contribuendo a rafforzare l'immagine del santo come protettore degli animali domestici e delle attività agricole. La lettera Tau, una "T" greca di smalto azzurro, era indossata dai religiosi sulle loro tuniche e mantelli, ricordando il bastone su cui Sant'Antonio si appoggiava. Questo simbolo divenne un elemento distintivo dell'ordine e ha dato il nome al complesso di Pistoia. La chiesa e il convento furono costruiti attorno a tre aree principali: un giardino (un tempo l'orto del convento), il chiostro e la chiesa stessa, con una cripta sottostante. Il progetto iniziale mirava a soddisfare le esigenze spirituali e caritative dell'ordine, che includevano la gestione di un ospedale e di un oratorio. Nel corso dei secoli, l'intero complesso subì molteplici trasformazioni, specialmente dopo la soppressione dell'ordine nel 1774, quando gli edifici furono venduti a privati e convertiti in abitazioni civili.
Negli anni '80 del Novecento, il convento fu restaurato e riportato alla sua struttura originaria. I lavori di recupero permisero anche di riscoprire un prezioso ciclo di affreschi databile al 1372, opera del pittore fiorentino Niccolò di Tommaso, che collaborò con Antonio Vite, allievo di Gherardo Starnina. Le pitture, distribuite su dodici vele nella chiesa, rappresentano scene del Vecchio e Nuovo Testamento e episodi della vita di Sant'Antonio Abate. Con uno stile aderente ai modi della scuola dell'Orcagna, gli affreschi hanno un forte valore didattico, mirato a trasmettere messaggi religiosi in modo chiaro e accessibile ai fedeli.
Oggi, il Palazzo del Tau e la chiesa ospitano la Fondazione Marino Marini, che accoglie numerose opere dell'artista pistoiese Marino Marini. Tra le sculture esposte nella chiesa si possono ammirare capolavori come Il Miracolo (1953/54) e Il Cavaliere (1956/57), che mostrano l'incontro tra l'arte contemporanea e lo spirito storico dell'edificio. Questa fusione di antico e moderno rende il Museo Marino Marini un luogo unico nel panorama culturale di Pistoia.

Bibliografia
- Carlo Lapucci, Antonio Abate, Santo del fuoco e ombra d’una divinità sommersa, Fondazione Marino Marini, Pistoia, 2015
- Claudia Massi, Arte e spiritualità nel complesso del Tau a Pistoia, Edizioni del Tau, Firenze, 2018.

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