Il Sacro Chiodo

La Storia del Sacro Chiodo di Santa Maria della Scala.
Il Sacro Chiodo della Croce è una delle reliquie più venerate nel mondo cristiano, legato alla crocifissione di Gesù Cristo. La leggenda narra che fu recuperato da Sant'Elena, madre dell’imperatore Costantino, durante il suo viaggio a Gerusalemme nel IV secolo. Sant'Elena scoprì la Vera Croce e, secondo la tradizione, portò a Roma diversi chiodi utilizzati nella crocifissione. Questi chiodi vennero distribuiti tra chiese e imperatori, dando origine a un culto diffuso in tutta la cristianità.
Uno dei Sacri Chiodi fu acquisito dal Complesso di Santa Maria della Scala a Siena nel 1359, dopo una lunga trattativa con Venezia per verificare l’autenticità delle reliquie, che si ritenevano provenienti dal Tesoro Imperiale di Costantinopoli. Il chiodo, considerato appartenente alla Croce di Cristo, divenne immediatamente uno degli oggetti di culto più importanti per la città di Siena. Inizialmente conservato nella Cappella del Manto, il chiodo fu successivamente trasferito nella Sagrestia Vecchia, uno spazio appositamente decorato dal grande artista senese Lorenzo di Pietro detto Vecchietta. Il Vecchietta, tra il 1446 e il 1449, affrescò la volta e le pareti della Sagrestia Vecchia con un complesso programma iconografico legato alla vita di Cristo, inclusa una Pietà. Gli affreschi si concentrano sui temi cristologici e sugli Articoli del Credo, richiamando episodi dall’Antico e Nuovo Testamento.
Il Sacro Chiodo è stato al centro di cerimonie religiose significative, come l’ostensione pubblica che si teneva ogni anno il 25 marzo, giorno dell’Annunciazione. Questa celebrazione, che coincideva con l'inizio del nuovo anno nell'antico calendario senese, era un'occasione solenne per venerare la reliquia e chiedere la protezione divina per la città. La devozione per il Sacro Chiodo non si limitava solo a Siena. Anche in altre parti del mondo cristiano esistono tradizioni legate a questi chiodi. A Milano, uno dei chiodi è conservato nel Duomo, mentre altre città come Monza e Roma possiedono reliquie simili. In ogni luogo, i Sacri Chiodi sono simboli di protezione e di fede per le comunità che li custodiscono.
Oltre al suo valore spirituale, il Sacro Chiodo di Santa Maria della Scala è associato a un patrimonio artistico di grande rilevanza. Gli affreschi del Vecchietta nella Sagrestia Vecchia non solo raccontano episodi della vita di Cristo, ma sono anche capolavori dell’arte senese del Quattrocento, rappresentando un dialogo tra fede e arte. L'inclusione di figure bibliche come profeti ed evangelisti, insieme a riferimenti iconografici complessi, rende la decorazione della Sagrestia un punto culminante dell'arte rinascimentale in Toscana.

Sacro Chiodo di Santa Maria della Scala.
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