Biblioteca Laurenziana

La Biblioteca Medicea Laurenziana: Un Patrimonio di Storia e Cultura
 

La Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze, istituzione pubblica statale sotto la tutela del Ministero della Cultura, rappresenta un tesoro unico al mondo per la sua inestimabile collezione di manoscritti e per la sua architettura, progettata dal genio di Michelangelo Buonarroti.
La storia della Biblioteca Laurenziana ha inizio con Cosimo il Vecchio de' Medici, che avviò la raccolta dei preziosi volumi di famiglia, costruendo un nucleo originario di manoscritti di immenso valore. Il progetto dell’attuale edificio, però, iniziò solo nel 1524, su commissione di papa Clemente VII (Giulio de' Medici), seguendo i disegni di Michelangelo. Nonostante la lunga fase di progettazione e costruzione, l’edificio fu completato e inaugurato solo nel 1571, sotto il governo del Granduca Cosimo I. La realizzazione dell’opera, dunque, attraversò quasi mezzo secolo, riflettendo l'importanza attribuita alla biblioteca dai Medici e dalla Chiesa.

All'interno di questo splendido edificio si custodiscono alcuni dei tesori più preziosi del sapere umano, come il Virgilio Mediceo (1), risalente al V secolo, una delle testimonianze più antiche delle opere virgiliane. Un altro capolavoro è la Bibbia Amiatina (2), considerata uno dei testi biblici più antichi e completi al mondo. Un manoscritto di altrettanto valore storico è il Corpus Iuris Civilis di Giustiniano (3) , copia tra le più antiche e rilevanti dell'importante opera legislativa che ha gettato le basi del diritto romano e della giurisprudenza occidentale. Un tesoro musicale unico è rappresentato dal Codice Squarcialupi (4), l'unica fonte superstite della musica profana tra Trecento e Quattrocento, a testimonianza del fervore culturale dell'epoca. La biblioteca conserva anche autografi di Petrarca e Boccaccio, ulteriori testimonianze del profondo legame della Laurenziana con la cultura letteraria italiana.
Un'altra opera straordinaria presente nella collezione è il Libro d’Ore di Lorenzo de' Medici (5), una sontuosa opera commissionata in occasione delle nozze di una delle sue figlie, probabilmente Luisa. Questo volume è rilegato in velluto purpureo e ornato con gemme, simbolo della ricchezza e della raffinatezza della famiglia Medici.
Oltre ai manoscritti, la Laurenziana vanta una preziosa collezione di circa 2.500 papiri, tra cui spicca un raro frammento della Chioma di Berenice di Callimaco, un'opera precedentemente ritenuta perduta e riscoperta solo grazie a questi antichi testi conservati.

La Biblioteca Medicea Laurenziana non è solo un luogo di conservazione, ma anche un riflesso vivente dei momenti salienti della storia culturale e artistica, in particolare del Rinascimento e dell’Umanesimo. La presenza di opere commissionate o possedute da figure chiave come Coluccio Salutati, Poggio Bracciolini e Marsilio Ficino testimonia il suo ruolo centrale nella diffusione delle idee rinascimentali e nella promozione di un nuovo modo di concepire il sapere, basato sul recupero dei testi classici e sulla loro interpretazione critica.
La Laurenziana è anche un testimone straordinario della scrittura umanistica e dell’arte della miniatura, con opere di grandi miniatori fiorentini che si ispirarono a maestri come Cimabue, Botticelli, il Pollaiolo e il Ghirlandaio. Questi artisti contribuirono a rendere i manoscritti non solo strumenti di trasmissione del sapere, ma veri e propri capolavori d'arte.
Oggi la Laurenziana non è solo un luogo di conservazione, ma anche di studio e ricerca, attirando studiosi da tutto il mondo desiderosi di accedere ai suoi tesori unici. Chi entra in questa biblioteca non può che rimanere affascinato dalla bellezza dei manoscritti, dall'atmosfera carica di storia e dal peso culturale di ogni volume custodito. È un viaggio nel tempo, un’occasione per immergersi nelle radici della nostra civiltà e per scoprire come la conoscenza e l’arte si siano evolute nel corso dei secoli.


1) Virgilio Mediceo. Risalente al V secolo, il Virgilio Mediceo è un manoscritto contenente le opere di Virgilio. È un documento straordinario perché, oltre a essere uno dei più antichi testimoni delle opere del poeta latino, rappresenta un punto di riferimento per lo studio della tradizione virgiliana. Fu probabilmente prodotto a Roma o Milano e giunse alla Laurenziana grazie alle collezioni medicee.
2) Bibbia Amiatina. Questo antico codice biblico, datato tra la fine del VI e l'inizio del VII secolo, è considerato la più antica Bibbia completa in latino a noi pervenuta. Copiata nel monastero di Vivarium, fondato da Cassiodoro, la Bibbia Amiatina è un testimone fondamentale per lo studio del testo biblico nella tradizione occidentale. La sua presenza alla Laurenziana accresce il prestigio della collezione medicea.
3) Corpus Iuris Civilis di Giustiniano. Questa raccolta di leggi promulgate dall'imperatore Giustiniano nel VI secolo rappresenta una delle fondamenta del diritto romano e della giurisprudenza occidentale. La copia conservata alla Laurenziana è una delle più antiche e importanti, contribuendo allo studio delle origini del diritto europeo e alla trasmissione del pensiero giuridico antico.
4) Il Codice Squarcialupi è un prezioso manoscritto musicale compilato nel XV secolo, contenente musica profana del Trecento e Quattrocento italiano. Si tratta dell'unica fonte superstite di musica profana di questo periodo, ed è uno dei più importanti documenti della tradizione musicale medievale e rinascimentale, con opere di compositori come Francesco Landini.
5) Il Libro d’Ore è un'opera religiosa che veniva usata per la preghiera privata e rappresentava un simbolo di devozione personale. Il volume custodito alla Laurenziana fu commissionato da Lorenzo il Magnifico per le nozze di una delle sue figlie. Rilegato in velluto purpureo e decorato con gemme, è un esempio straordinario di arte e manifattura del Rinascimento.
6) La Chioma di Berenice è un’opera poetica scritta da Callimaco, uno dei più celebri poeti dell’antica Grecia. Il frammento presente nella Laurenziana è uno dei rari testimoni di questo testo, che fu per lungo tempo considerato perduto.

Biblioteca
Enrico Rostagno, La Biblioteca Medicea Laurenziana, Istituto della Enciclopedia Italiana, Roma, 1937.
Giovanni Cavallo (a cura di), Scrivere libri e documenti nel mondo antico, Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, 1998. (Mostra di papiri della Laurenziana).
Mauro Ronzani, La biblioteca dei Medici: Manoscritti, libri e cultura a Firenze tra il XV e il XVIII secolo, Edizioni Polistampa, Firenze, 2002.
C. Brown, Michelangelo e la Biblioteca Laurenziana, Giunti Editore, Firenze, 2011.
Patrizia Zambrini, Il Libro d’Ore di Lorenzo de' Medici: Codice mediceo della Biblioteca Laurenziana, Olschki Editore, Firenze, 2014.

 

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