Porta alla Croce

Porta alla Croce

Nei dipinti e nelle foto si ritrae Porta alla Croce, una delle antiche porte che segnavano l'ingresso alla città di Firenze. Oggi, la porta si erge isolata al centro di una grande piazza, risultato del piano di rinnovamento urbanistico realizzato dall'architetto Giuseppe Poggi negli anni in cui Firenze fu Capitale d'Italia (1865-1871).
Come molte altre porte cittadine, anche Porta alla Croce ha subito diverse modifiche nel corso dei secoli. La sua costruzione originaria, attribuita ad Arnolfo di Cambio e databile al 1284, ha visto una delle trasformazioni più significative durante l'assedio del 1529-1530. In quel periodo, per rispondere all’evoluzione delle tecniche belliche, la porta fu abbassata, così da renderla meno vulnerabile ai cannoneggiamenti, adattando il sistema difensivo alle nuove armi da fuoco.

 

(Raccolta topografica degli Uffizi. — Incisione di G. Gherardi (1826)).
Nel 1813, l'architetto Luigi de Cambray Digny aggiunse due corpi di guardia alla struttura. Successivamente, l'architetto Paolo Veraci costruì due portici sul lato della campagna, che però furono demoliti durante le trasformazioni urbane del 1865.



Nella grande piazza che circonda oggi Porta alla Croce sorgeva, fino al 1896, la stazione ferroviaria di Porta alla Croce, che era il capolinea della tranvia del Chianti, una linea tranviaria che collegava Firenze alle campagne circostanti. La stazione fu demolita come parte delle ampie modifiche urbanistiche della città. La Porta è un esempio importante dell'architettura e della storia di Firenze. Nel 1901, l'edificio fu inserito nell'elenco redatto dalla Direzione generale delle antichità e belle arti, un documento che riconosceva la porta come patrimonio artistico nazionale, confermando il suo valore storico e culturale.

- L'abbassamento delle porte cittadine durante l'assedio del 1529-1530 è un intervento comune in molte delle strutture difensive fiorentine, segno dell'adattamento della città alle nuove sfide militari dell'epoca.
- Il piano urbanistico di Giuseppe Poggi per Firenze Capitale includeva la demolizione di gran parte delle mura medievali, ma la conservazione di alcune porte storiche come testimonianza della grandezza della Firenze medievale.

Sul lato che guarda verso l'Arno, si trova una grande lapide in marmo rosso sotto la croce del Popolo Fiorentino, che commemora i caduti del rione nella guerra del 1915-1918. Al di sotto, c'è una piccola fontana con vari ferri portabandiera, tutto parte di un monumento inaugurato nel 1925 e successivamente epurato dagli emblemi fascisti dopo la Seconda Guerra Mondiale.

Porta alla Croce, Piazza Beccaria

Bibliografia.

- Giovanni Fanelli, Le mura di Firenze: storia e architettura, Nardini Editore, 1980.
- Rolf C. Wirtz, Firenze: arte e architettura, Könemann, 1999.
- David Leavitt, Florence: A Delicate Case, Bloomsbury Publishing, 2002.
- Lorenzo Fabbri, Firenze Capitale: l'urbanistica di Giuseppe Poggi, Edizioni Polistampa, 2004.
- Lorenzo Fabbri, Monumenti e memoria in Firenze, Edizioni Polistampa, 1995.
- Giovanni Fanelli, Firenze nella Grande Guerra, Nardini Editore, 1998.

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